Belltron presenta il più grande meteorite di Francia
Date: June 07, 2013
L’estate del 2012 il comune di Caille ha voluto rendere omaggio al meteorite caduto tra le montagne dell’Audibergue nel 1630, allestendo un’area per ricordare l’importante ritrovamento.
Deposta nelle collezioni del Museo Nazionale d’Histoire Naturelle di Parigi, è tornata l’anno scorso nel suo dipartimento d’origine 200 anni dopo la sua scoperta, per una mostra temporanea.
Nel XVII secolo Caille era un piccolo villaggio di montagna, isolato per la gran parte dell’anno dalla neve. La popolazione viveva di allevamento di bovini e montoni e la vita era molto dura. Purtroppo non abbiamo testimonianze scritte di quest’evento ma sappiamo che inizialmente la pietra celeste veniva utilizzata per forgiare gli attrezzi da lavoro e per fare i ferri di cavallo.
Nell’800 un naturalista e ingegnere dei minerali, Cyprien Prosper Brard, in visita alla città, ebbe l’intuizione che questa grandissima massa di ferro potesse venire dallo spazio. Iniziò così il viaggio della pietra verso la capitale per essere analizzata.
Il Consiglio Municipale di Caille la cedette nel 1828 in cambio di un orologio da torre per la città. Ovviamente lo scambio oggi non ci sembra equo, ma all’epoca fu un modo per la città di essere visibile e fiera presso la corte di re Carlo X.
L’azienda Belltron, nella sua versatilità di prodotti e stimolata dall’importanza che riveste la meteorite a livello internazionale, ha progettato e realizzato una centrale di comando che gestisce la meccanica, l’audio e la luce dell’allestimento di Caille.
La realizzazione si è basata su un campanile elettronico Belltron della serie 860 adattandone le registrazioni audio, ma mantenendo le funzioni di comando dei servizi automatizzati. L’azienda ha inoltre provveduto a fornire i sistemi di amplificazione audio con le trombe per la diffusione del suono, un kit di fari per illuminare la scena, un sistema video e di automazione con gettoniera. Ciò è stato possibile grazie all’intuizione del rivenditore di zona Andre Voegele che ha saputo sfruttare in modo creativo gli apparecchi Belltron.
Oggi si può vedere, toccare e immaginare perfettamente il meteorite grazie alla riproduzione audio-video dell’evento. La pietra, otre ad essere visibile fisicamente nella sua grandezza, è animata da giochi di luce sincronizzati e meccaniche che mettono in movimento la pietra riproducendone la caduta sulla terra e la sua storia. L’audio, sotto forma di racconto immaginario tra un nonno e il suo nipotino, narra la storia che ha visto il corpo celeste protagonista di questi secoli.
L’area allestita a Caille non lascerà indifferenti gli appassionati dello spazio e dei pianeti.