Intervista a padre Paolo Scaratti

Date: February 11, 2014

Padre Pablo, lei è italiano di nascita. Quando ha lasciato la sua terra natale per andare in terra di missione? In quali paesi ha vissuto e in quale si trova ora?

Ho lasciato l’Italia il 28 dicembre 1972 in nave (uno degli ultimi viaggi del transatlantico Augustus), e sono sbarcato a Buenos Aires il 13 gennaio 1973. Sono stato in Uruguay 12 anni, 13 anni in Cile ed il resto in Argentina.

Quando e come è nata l’amicizia con la Belltron?

Nel 1998 ho dovuto sostituire per due mesi il parroco dell’Isola di Pasqua. Prima di partire per il “continente” (come dicono là quando vanno a Santiago), il parroco mi ha insegnato ad utilizzare il campanile elettronico Belltron. Però… poco sapeva sulla programmazione dello stesso e quasi tutte le settimane doveva telefonare al tecnico di Santiago per chiedere che lo guidasse per qualche “suonata” in orari fuori dalla programmazione standard.

Ho visto l’etichetta sul campanile elettronico ed ho cercato la Belltron su Internet, trovandovi pure un indirizzo di posta elettronica. Scrissi così alla ditta e mi rispose subito Filippo Vallesi, uno dei fondatori della Belltron. Mi diede tutte le indicazioni necessarie e mi mandò via Internet il manuale dell’utente.

Così ho conosciuto quel vulcano di idee che è Filippo. Scattai una foto al fungo omnidirezionale Belltron posto sul tetto della chiesa e gliela mandai. Subito dopo la trovai sul sito Web della Belltron perché… non tutti hanno un prodotto sull’Isola di Pasqua!

Dopo il primo approccio e il primo acquisto del prodotto Belltron, come avete mantenuto i contatti?

Ritorno in Italia ogni tre anni, e sempre vado a trovare Filippo e a visitare la fabbrica. Siccome “bazzico” parecchio in elettronica ed ho realizzato impianti audio in chiese, cattedrali e santuari, ho anche dato alcuni suggerimenti per i prodotti che mandano in America Latina. Qui tutti toccano le regolazioni degli amplificatori, perché quasi nessuna chiesa ha un sacrestano. Quindi catechisti, chitarristi, cantori ecc. regolano (o sregolano) a piacere i volumi. Per fortuna c’è la Belltron che anni fa ha pensato di evadere questo problema togliendo le manopole soggette a manomissioni e quindi a starature.

Quali sono le motivazioni che l’hanno indotta a scegliere sempre il marchio Belltron per le sue parrocchie?

Oltre la QUALITÀ, la possibilità di avere a disposizione consulenza tecnica specializzata, sicura e rapida. Ho installato l’audio in una parrocchia di Tahiti (Polinesia francese), ed ho avuto un piccolo inconveniente. In meno di un’ora dall’Italia mi hanno risolto il problema.

Avete fatto alla Belltron qualche richiesta inusuale in questi anni?

Bah…  l’unica cosa un po’ inaspettata fu un problema all’ alimentazione del ricevitore del telecomando di un amplificatore. S’era bruciato un diodo che era del tipo a contatto superficiale. Ero sperduto nella selva e non mi era possibile trovare e saldare il diodo. Filippo mi mandò la foto della scheda e mi suggerì di sostituire il micro diodo con uno normale, sebbene avesse avuto una dimensione sproporzionata rispetto all’ originale. Bella figura faceva un diodo da 1 cm in mezzo a resistenze, condensatori e diodi miniaturizzati!  Però… funzionava!

Secondo lei, quanto è importante un buon sistema audio e la musica all’interno delle celebrazioni liturgiche?

Forse la domanda è un po’ retorica! E’ inutile infatti che i sacerdoti preparino le omelie o i lettori leggano se poi la gente non può ascoltare quel che si dice. Ricordo che al termine dell’installazione di un impianto audio nel santuario di Santiago del Cile, dissi al rettore: “Adesso dovete preparare bene l’omelia, perché la gente la può ascoltare!”.

Ci sono stati casi di fedeli o sacerdoti che si sono complimentati per i sistemi di amplificazione audio e/o automazione campane Belltron? In quale occasione?

Ho avuto parecchi ringraziamenti per il sistema audio Belltron. Chiese che avevano provato quasi di tutto e finalmente, con apparecchiature Belltron, hanno risolto il problema.

In particolare ricordo la soddisfazione del rettore della cattedrale di Coyhaique e di Puereto Aysén, in Cile. Il rettore della cattedrale aveva perfino chiamato tecnici dell’Università Cattolica di Concepción per lo studio acustico. I risultati non sono stati molto “tecnici”. Rilevarono una risonanza abbastanza elevata e suggerirono amplificatori, diffusori e microfoni che si potevano acquistare in negozi generici di audio. Il preventivo era piuttosto “salato”. Poi mi consultò e proposi i prodotti Belltron come soluzione poiché produttrice di apparecchiature studiate appositamente per rendere nitida la voce, cosa indispensabile nelle chiese. E perfino i costi erano decisamente inferiori. Così acquistarono le apparecchiature e funzionarono con piena soddisfazione.

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