Le Celebrazioni Religiose nell’Arcidiocesi di Taranto

Date: March 07, 2024

Riti e processioni caratterizzano tutto il Sud Italia e anche la Puglia ha le sue tradizioni ben scandite che rafforzano l’identità degli abitanti e nello stesso tempo attirano molti fedeli dall’estero. L’Arcidiocesi di Taranto, custode di una ricca storia e fervente fede, vanta una tradizione profonda radicata nel tessuto della comunità. Qui le confraternite sono ancora vive e operanti. Le origini delle tante sacre rappresentazioni e processioni si possono far risalire a diversi secoli fa, quando, di lì passavano i crociati per salpare verso le terre da riconquistare. Secondo la leggenda petrina l’apostolo Pietro avrebbe fondato la prima comunità cristiana durante il suo viaggio verso Roma, facendo tappa a Taranto.

In questa città ci sono due eventi di particolare rilevanza: il Corpus Domini e la Processione di San Cataldo.

Il Corpus Domini è una tradizionale processione eucaristica che si snoda per le vie del Borgo, coinvolgendo le confraternite, i movimenti e le associazioni laicali che indossano abiti rituali.

Le celebrazioni per la festa di San Cataldo, che hanno inizio con una suggestiva processione a mare seguita da quella a terra del 10 maggio, coinvolgono i fedeli che scortano San Cataldo dalla Cattedrale alla chiesa del Carmine. La lunga processione del Santo per le strade della città è religiosamente molto sentita e quindi assume un’importanza rilevante nella vita di ciascun abitante, coinvolgendo centinaia di persone.

Anche durante le processioni, come per la classica liturgia all’interno della chiesa, è importante che tutti i partecipanti ricevano uniformemente e chiaramente il messaggio che si vuole trasmettere. Come per l’interno del luogo di culto, anche gli ambienti esterni hanno le loro criticità e peculiarità. Durante la nostra decennale esperienza sul campo, abbiamo constatato che ci pongono due macro-tipologie di problematiche: coloro che hanno problemi di disturbi radio a causa di percorsi tortuosi all’interno di borghi, oppure processioni molto lunghe che necessitano di una particolare estensione.

Con i sistemi Processionali Belltron la moderna tecnologia si unisce alla millenaria tradizione per garantire un’esperienza sonora impeccabile durante ogni tipo di celebrazione all’aperto. La Curia vescovile ha fatto affidamento sui Sistemi Processionali Belltron del tipo SPP-520, che offrono una diffusione omogenea del suono e una correttezza timbrica elevata. Dotati di un kit integrato di ricetrasmittenti, questi sistemi risolvono i problemi di interferenze spesso presenti in tali manifestazioni, sia se si snodano per lunghi percorsi e sia se sono articolate in vie particolarmente anguste e tortuose.

I processionali Belltron ricevono ed amplificano il messaggio che il celebrante trasmette rendendolo chiaramente udibile a tutti i partecipanti.

La competenza tecnica e umana dei rivenditori Belltron Puglia, Marco e Stefano Arcuri, ha reso possibile la realizzazione di un progetto sonoro all’avanguardia per la Curia vescovile di Taranto con la presenza di cinque Sistemi Processionali Belltron SPP-520. Don Michele Colucci ha confermato il successo dell’impianto, elogiando la chiarezza e l’omogeneità del suono durante le processioni e sottolineando la pronta assistenza offerta in caso di necessità. Grazie alla qualità, alla professionalità e alla sicurezza offerte dai Processionali Belltron, anche Don Dino Cimadomo ha iniziato a vivere con tranquillità le processioni e i momenti di preghiera, avendo la certezza del successo dell’evento. Don Michele Colucci, sempre della diocesi di Taranto, ha messo in evidenza la chiarezza e l’uniformità del parlato e dei canti durante i cortei, sottolineando come nettamente superiore la qualità audio rispetto ad altri dispositivi provati in precedenza.

Con i sistemi Belltron all’avanguardia e l’assistenza da parte di tecnici professionisti sempre disponibili, la tradizione e la modernità si fondono armoniosamente, offrendo un’esperienza spirituale significativa sia alla comunità locale di Taranto che ai fedeli provenienti da fuori per queste occasioni religiose.

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