PER LE CAMPANE? C’E’ BELLTRON
Date: September 19, 2017
Originariamente il suono delle campane era finalizzato a ritmare lo scorrere della giornata del popolo cristiano, dall’aurora al crepuscolo, con i rintocchi dell’Ave Maria e dell’Angelus.
Ogni singolo rintocco favoriva la funzione rituale di preghiera all’interno della comunità.
Uno dei simbolismi fondamentali delle campane è quello di rappresentare la Parola di Dio. La campana dunque ha sempre parlato, ma per farlo aveva bisogno della carne di uomini che la suonassero: la carne di Cristo, ovvero della comunità cristiana. Con l’avvento della secolarizzazione e con le nuove tecnologie si è passati presto dalla tradizione di suonatori di campane all’uso delle campane elettrificate o elettroniche. Spesso nelle chiese moderne non viene prevista neppure la costruzione di un campanile, per cui i parroci e la comunità tutta si trovano a dover affrontare la necessità di sopperire alla mancanza di campanari e/o di bronzi.
La Belltron ha sempre ascoltato le necessità della comunità cristiana e fin dagli albori ha progettato tecnologie digitali di ultima generazione, per sopperire alle necessità dei parroci. Che vi sia un campanile con campane ferme per svariate cause, o che la chiesa sia sprovvista di campanile, la Belltron ha soluzioni ottimali per non perdere il caldo e tradizionale richiamo alla preghiera.
Nel primo caso ci si può avvalere dei motori lineari o motori rotativi programmati da servocomandi più o meno sofisticati a seconda delle esigenze. Nel secondo caso, per le chiese sprovviste di campane, la Belltron ha creato campanili elettronici con tecnologie di ultima generazione per riprodurre in alta fedeltà le tonalità e i suoni delle campane. Molti fedeli, infatti, nell’ascoltarne l’armonia prodotta, hanno l’impressione di assistere a concerti di campane suonate con tecniche antiche. Sia i servocomandi che i campanili elettronici Belltron sono utili strumenti anche per programmare e controllare vari servizi.
